Alimentazione e stili di vita

Prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali.
Ippocrate diceva: “il cibo sia la tua medicina, la tua medicina sia il cibo”.

Uno studio danese pubblicato sulla più importante testata di riferimento per la medicina, il “New England Journal of Medicine”, ci obbliga a riconoscere l’importanza degli stili di vita: La morte di tumore di un genitore adottivo (dal quale non si eredita alcun gene, ma che influisce sullo stile di vita del bambino) moltiplica per cinque il fattore di rischio.

Ne scaturiscono diversi approcci:

  1. rivedere la propria alimentazione in modo di ridurre l’assunzione di sostanze che favoriscono l’insorgenza di tumori e includendo sostanze in grado di combatterli.
  2. premunirsi contro gli squilibri ambientali.
  3. migliorare il rapporto con il proprio corpo, comprendere e superare le ferite della psiche per agire sul sistema immunitario.

Gli effetti stimolanti sono la dieta mediterranea, cucina indiana, cucina asiatica ma anche un controllo del sonno, dello svago, della gioia, il supporto con famigliari e amici, l’attività fisica e la consapevolezza dei propri valori.

I tumori alla prostata, seno, polmone e colon (che sono tra i più diffusi) sono tipici dei paesi industrializzati e di quelli occidentali in particolare. La loro incidenza è nove volte superiore negli USA e in Europa settentrionale rispetto alla Cina, al Laos o alla Corea.

I tumori nell’occidente sono aumentati dal 1940. Dal dopoguerra ci sono stati tre grandi fattori: l’aumento considerevole del consumo di zucchero raffinato (e vari derivati); la trasformazione dell’agricoltura e dell’allevamento e quindi dell’alimentazione; l’esposizione a numerosi agenti chimici che prima non esistevano.
Chi segue una dieta orientale a basso apporto di zuccheri ha una probabilità da cinque a dieci volte minore di sviluppare un cancro ormono-dipendente rispetto a chi ha adottato l’alimentazione tipica dei paesi industrializzati.

Esempi di alimenti da preferire con indice glicemico basso (e/o con selenio, magnesio o vitamina C, A, D, E): estratti dolcificanti naturali, sciroppo d’agave, miele d’acacia, zucchero di cocco, xilitolo, ribosio, cioccolato fondente (almeno 70% di cacao), cereali integrali e miscelati, riso integrale o basmati, pasta cotta al dente preferibilmente integrale o con cereali, quinoa, muesli, all bran, avena, miglio, orzo, farro, grano saraceno, crocifere (broccoli almeno tre volte la settimana), pomodori, lenticchie, piselli, fagioli, patate dolci, funghi (shiitake super consigliati), olive, fiocchi d’avena, frutta fresca (in particolare mirtilli, ciliegie, lamponi, more, fragole, melograno), agrumi, tè verde (due o tre tazze al giorno), yogurt e kefir biologici, acqua aromatizzata al limone, salvia, timo, menta, maggiorana, origano, basilico, rosmarino, prezzemolo, sedano, aglio, porri, cipolla, scalogno, curcuma, zenzero, noci, nocciole, mandorle, noci di pecan, olio extra vergine d’olive, olio extra vergine Fenolia, un bicchiere di vino rosso al giorno durante un pasto.

È consigliato preferire alimenti BIO quando non è possibile sapere la provenienza del cibo.

Gli alimenti “veri” sono più efficaci degli integratori e lo sono ancor di più in associazione, anziché consumati separatamente. È molto interessante osservare che se per esempio il pomodoro e broccoli sono consumati insieme, si innesca un effetto cumulativo, in cavie affette da tumore alla prostata ne hanno registrato una diminuzione importante.

La vitamina D riduce in modo considerevole il rischio di sviluppare numerose forme tumorali (di oltre il 75% secondo uno studio dell’Università di Creighton). Gli alimenti più ricchi sono: il salmone, lo sgombro, le sardine, le anguille. Prima di iniziare ad assumerne però attraverso gli integratori, si consiglia di verificare le concentrazioni ematiche di Vitamine D sotto il controllo del medico curante.

Gli omega3 riducono lo stato infiammatorio, ritardano la crescita delle cellule cancerose di un ampio spettro di tumori. Le migliori fonti di omega3 sono i pesci come le sardine, le acciughe, i piccoli sgombri, il salmone, aringhe, ostriche, granchio, vongole, capesante e sono presenti anche nei semi di lino.

Alimenti consigliati nello specifico contro il tumore alla prostata: aglio, cavolini di Bruxelles, cipolla verde, porri, carote, broccoli, cavolfiore, verza, cipolla, cavolo, barbabietola, peperoncini, sedano, spinaci, cetriolo, asparagi, zucca, finocchio, melanzana, pomodoro, indivia, lattuga.

Metodi di cottura: attenzione a far bollire broccoli e crocifere: è un procedimento che ne distrugge i preziosi ingredienti anticancerogeni. La cottura più indicata per il pesce è quella a vapore, oppure al forno. È sempre consigliato consumare pesce fresco anziché surgelato. La surgelazione a -20 gradi lascia intatte le proprietà anticancerogene degli alimenti.

Esempi di alimenti da evitare con indice glicemico elevato: zucchero bianco o scuro, sciroppo d’acero, di fruttosio o di destrosio, farine bianche, riso brillato, brioches, muffin, gallette di riso, fiocchi di mais, riso soffiato, confetture, frutta sciroppata, bevande zuccherate, succhi di frutta industriali, bibite, alcool, i grassi in genere per evitare gli omega 6 che attivano lo stato infiammatorio.

Inoltre il World Cancer Research Fund raccomanda un consumo limitato di carne rossa e insaccati alla settimana. È utile limitare l’uso eccessivo di sodio aggiungendo eventualmente nella dieta il potassio (citrato).

Chi segue una dieta orientale a basso apporto di zuccheri ha una probabilità da cinque a dieci volte minore di sviluppare un cancro ormono-dipendente rispetto a chi ha adottato l’alimentazione tipica dei paesi industrializzati.

Mente e corpo: i fattori psichici influenzano le difese immunitarie, le emozioni soffocate, i traumi, le paure, sono tutte condizioni che influenzano negativamente il comportamento e la salute della persona. È importante quindi prendersi cura del proprio corpo non solo con l’alimentazione ma creando un ambiente sano ed equilibrato con relazioni famigliari, sentimentali e amicizie con emozioni positive, che inneggino alla gioia, alla voglia di vivere, al piacere di stare insieme e al divertimento e che insieme si possa affrontare le difficoltà della vita nel miglior modo possibile.

È importante l’attività sportiva (anche una vita sedentaria è fattore di rischio), 30 minuti di attività fisica quotidiana (consigliati yoga e pilates) o 3 ore alla settimana di attività sostenuta, il vostro medico saprà indirizzare l’attività più appropriata. Inoltre è consigliato praticare tecniche di concentrazione e di rilassamento oltre a una sana attività sessuale.

Evitare di fumare (il fumo è una delle cause principali per tutte le patologie urologiche), evitare i prodotti chimici industriali, evitare pesticidi e insetticidi, il contatto con solventi e coloranti (ad es. l’anilina), evitare i cosmetici contenenti parabeni, non utilizzare detergenti chimici, evitare l’esposizione agli idrocarburi aromatici policiclici.

Telefoni cellulari: non tenetelo vicino di notte, durante le chiamate sforzatevi di tenere l’apparecchio il più possibile lontano, a dieci centimetri di distanza il campo magnetico è già quattro volte più debole.

Per riassumere bisogna quindi correggere l’alimentazione, modificare il proprio atteggiamento mentale e rafforzare l’organismo tramite l’attività fisica.

Aristotele parlava di entelechia, Jung di processo di individuazione: si tratta di mettere in atto nei propri comportamenti e nei rapporti con gli altri una sorta di grazia che finisca per permeare anche la nostra biologia per far scaturire un sentimento di gratitudine per la vita.